Project Description
Si tratta di un insetto lepidottero. La farfalla femmina adulta ha un’apertura alare di 45-65 mm e un corpo di circa 30 mm, coperto da piccoli peli di colore arancione, non urticanti. La femmina adulta si caratterizza da un modo di deambulare goffo, a causa del suo addome sporgente che non le permette di volare. Il maschio adulto è più piccolo, ha un’apertura alare di 35-40 mm e un corpo di 18-20 mm; presenta un addome più piccolo rispetto alla femmina e può spostarsi per diversi chilometri in volo. Le uova sono di colore arancione, e vengono deposte in masse coperte di peluria, e la femmina può deporre fino a 2000 uova. I bruchi (Fig. a e Fig. b) maschio passano attraverso cinque stadi larvali e le femmine attraverso sei. Nel loro primo stadio sono lunghe 3 mm, sono nere e con lunghi peli, e raggiungono una lunghezza compresa tra 45 e 70 mm alla fine del ciclo, con una colorazione generale grigiastra, peli lunghi, e sono caratterizzate da una doppia fila di tubercoli nella parte superiore del corpo, generalmente quattro coppie di colore blu e sette di colore rosso. La testa è di colore giallognolo, con due macchie nere nella parte anteriore. Nonostante il suo aspetto, non è urticante. Compie una sola generazione all’anno.
I danni si concentrano in primavera, tra maggio e giugno, quando in stadio di bruco si nutre di foglie (Fig. b) e germogli di alberi, provocando ingenti defogliazioni (Fig. c) che possono portare a importanti riduzioni nella crescita. Se l’attacco è forte e coincide con circostanze avverse (siccità, debolezza, ecc.) può perfino uccidere gli esemplari colpiti. Le migrazioni dei bruchi provocano molto allarme sociale, a causa dei fenomeni di insettofobia.
Poiché si tratta di un parassita che compie attacchi sporadici, e raramente si ripetono anno dopo anno, a differenza di pidocchi e psille, generalmente si effettuano trattamenti curativi. Il momento ottimale per effettuare il trattamento è quando emergono i bruchi di primo stadio, per poterli eliminare ed evitare i danni e i disagi associati.