Project Description
L’adulto è lungo 15-25 mm; di colore marrone-nerastro, ricoperto di macchie grigiastre che formano tre strisce biancastre. Presenta antenne più lunghe del suo corpo, soprattutto nei maschi (Fig. a e Fig. b).
Le larve possono raggiungere i 40 mm; sono di color crema, allungate, poco appiattite (a differenza dei buprestidi Coraebus) e con il corpo suddiviso in 10 segmenti (Fig. c).
Gli adulti compaiono in primavera, e si nutrono dei germogli teneri delle conifere. Le femmine depongono le uova in piccoli orifizi che creano sulla corteccia. Dopo qualche settimana le uova si schiudono, e da esse emergono le larve che iniziano a nutrirsi, scavando gallerie all’interno del legno (Fig. c e Fig. d). Nel mese di settembre concludono il loro sviluppo larvale e si forma la pupa, che durerà per tutto l’inverno. Nella primavera-estate successiva emergeranno gli adulti da un buco creato in precedenza e chiuso con fibre di legno nello stato larvale.
Compie una generazione all’anno, che può essere biennale in zone o anni particolarmente freddi.
I danni diretti non sono molto gravi, in quanto attacca alberi morti o indeboliti. Tuttavia, indirettamente, provoca un danno più grave, in quanto è portatore del nematode del pino (Bursaphelenchus xylophilus); questo nematode provoca il disseccamento dell’esemplare e la morte del pino in meno di tre mesi.
Il nematode del pino passa l’inverno all’interno del legno del pino e in primavera si introduce all’interno del cerambicida (in fase di pupa o adulto) Quando questi adulti emergono, si nutrono di rametti ed è allora che le larve dei nematodi penetrano nel legno del pino dalle ferite, attraverso i condotti resiniferi, dove si nutrono di cellule parenchimatiche e epiteliali, provocando il collasso vascolare e la successiva morte dell’albero.
Effettuare trattamenti preventivi in primavera con ENDOterapia Vegetal® contro Monochamus per evitare l’infezione da nematode del pino.