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L’ENDOterapia2019-03-19T11:25:13+00:00

Che cos’è l’endoterapia vegetale?

L’endoterapia vegetale è un metodo terapeutico di trattamenti fitosanitari per piante legnose e palmacee, che consiste nell’iniezione del prodotto fitosanitario e/o sostanza nutritiva direttamente nel sistema vascolare della pianta.

Si distingue dai trattamenti aerei tradizionali per l’assenza di atomizzatori, irrorazione o nebulizzazione di prodotti chimici che inquinano ambiente, suolo e acque, ed è completamente innocua per la salute di persone e animali, con la conseguente possibilità di poterla utilizzare a qualsiasi ora della giornata.

ENDOterapia Vegetal® applica per ogni parassita e specie vegetale da trattare dei rigidi protocolli operativi, che ne garantiscono l’efficacia e riducono al minimo i danni per la pianta.

Dopo oltre 10 anni nel settore dei trattamenti rivolti a piante ornamentali, la tecnica dell’endoterapia vegetale non è più un sistema alternativo e si è affermata quale tecnica per il controllo dei parassiti e delle malattie, nonché per l’apporto di nutrienti in alberi e palme grazie ai suoi molteplici vantaggi.

VANTAGGI

Come funziona?

Cómo funciona la endoterapia vegetal

L’endoterapia vegetale è un trattamento che funziona a partire dalla capacità del flusso di linfa presente all’interno dei tessuti vascolari (fondamentalmente lo xilema più esterno [alburno]), delle piante. Il flusso di linfa viene determinato in base a due parametri: la respirazione e la fotosintesi. Per questo motivo, quando queste variabili saranno in vigore, il trattamento funzionerà al massimo. A grandi linee, i trattamenti vengono effettuati quasi sempre in primavera e in estate, che sono i periodi con maggiore presenza di parassiti. Tuttavia, vi sono parassiti, come la processionaria del pino, che danno problemi in autunno-inverno, pertanto bisognerà agire su di esse all’inizio dell’autunno.

È opportuno sottolineare che non tutti gli alberi presentano lo stesso grado di permeabilità del prodotto; avremo, quindi, specie più porose di altre. Per risolvere questo problema, è necessario trattare ogni specie in modo specifico, a seconda della sua porosità, con una pressione determinata, garantendo in questo modo la perfetta penetrazione del prodotto senza provocare danni meccanici alla pianta.

Principi di base

È estremamente importante che i trattamenti di ENDOterapia Vegetal vengano effettuati da aziende specializzate con formazione in questo tipo di applicazioni di prodotti fitosanitari, per garantire la massima qualità del trattamento, dalla sua efficacia alla minimizzazione dei danni arrecati alla pianta.

Vi sono diversi fattori che possono influire sul risultato finale del controllo di una patologia. Sono stati stabiliti sei fattori fondamentali per il corretto controllo della patologia, definendo così l’esagono dell’endoterapia vegetale:

Controllo della patologia

Biologia della pianta

In primo luogo, è necessario conoscere a fondo la pianta da trattare, pertanto dobbiamo distinguere un albero da una palma. Una caratteristica molto importante che li differenzia è la loro crescita; gli alberi hanno una crescita primaria e una secondaria, mentre le palme (angiosperme monocotiledoni) non presentano crescita secondaria.

Bisogna, poi, differenziare due gruppi di alberi, quelli appartenenti alla classe delle gimnosperme, nella quale si trova il gruppo delle conifere (pini, abeti, cedri, ecc.) e quelli appartenenti alla classe delle angiosperme dicotiledoni.

Questo ultimo gruppo di alberi si suddivide in due sottogruppi a seconda della porosità del legno: gli alberi dalla porosità diffusa (platano, tiglio, pioppo, ecc.), i cui vasi conduttori sono distribuiti uniformemente nello xilema, e quelli dalla porosità anulare (leccio, quercia, quercia da sughero, catalpa, olmo, ecc.) che presentano grandi vasi nella parte più giovane del legno (nello xilema più esterno).

Queste caratteristiche determineranno il comportamento del prodotto nel sistema vascolare della pianta, nonché la compartimentazione o la mineralizzazione delle ferite.

Biologia della patologia

In seguito si deve conoscere l’eziologia, l’origine dell’agente patogeno che provoca il danno. In primo luogo, è necessario definire se si tratta di un insetto, un microrganismo, un danno fisiologico, un deficit nutrizionale o una combinazione di più agenti. Tuttavia, gran parte dei problemi è provocata dall’azione di qualche insetto o acaro. In questo caso deve essere studiato a fondo il loro ciclo biologico per sapere come, quando e con che cosa effettuare il trattamento; conoscere da quale famiglia proviene, in che fase di sviluppo e in che periodo dell’anno si verificano i danni.

Nel caso delle malattie si dovrà individuare l’organismo causante, benché in molti casi sarà un compito più impegnativo rispetto a quello di identificare un insetto, poiché in molti casi sono necessarie analisi di laboratorio. I deficit nutrizionali generalmente sono più evidenti, soprattutto la clorosi da carenza di ferro. Vi sono, tuttavia, altre clorosi dovute alla carenza di altri microelementi che possono richiedere anch’esse analisi di laboratorio per la loro determinazione.

L’endoterapia vegetale ha un ruolo fondamentale nelle strategie di controllo IPM (Integrated Pest Management) del parassita, della malattia o della fisiopatia. Pertanto, l’eziologia risponde a come, quando e con che prodotto effettuare il trattamento.

Metodo

Il tecnico applicatore deve conoscere a fondo il sistema da utilizzare per effettuare il trattamento. Deve essere indubbiamente un team omologato dall’Unione Europea per evitare rischi, sia per l’applicatore che per la pianta e le persone esterne.

Vi sono due caratteristiche molto importanti che devono essere tenute in considerazione per ottenere un controllo corretto senza arrecare danni alla pianta:

  • La pressione di lavoro: l’intervallo di pressioni può variare a seconda del tipo di legno della pianta da trattare.
  • Il volume da iniettare: vi sono team che lavorano in regime di macroinfusione e altri in regime di microinfusione, a seconda del volume iniettato.

Pertanto, più preciso è il sistema utilizzato in quanto a controllo di pressioni e volumi, più è possibile minimizzare l’errore dell’applicatore e più sicuro ed efficace sarà il trattamento.

Materia attiva

Questo punto, unitamente al punto successivo, “veicolo”, determina la posologia del trattamento, ovvero il dosaggio del prodotto da iniettare. A tal fine è necessario conoscere la natura del prodotto fitosanitario o nutriente. Nel caso dei prodotti fitosanitari (insetticidi e/o fungicidi) è necessario conoscere la concentrazione di ingrediente attivo, la famiglia chimica e il meccanismo di azione sull’insetto o sul microrganismo.

Con ENDOterapia Vegetal si iniettano dosi piccole ma molto concentrate di prodotto fitosanitario, ragion per cui è molto importante utilizzare prodotti che offrano le massime garanzie possibili di qualità. Vi sono prodotti che presentano una bassa percentuale di materia attiva, il che significa che la parte restante è costituita da coadiuvanti che possono modificare significativamente le proprietà di un prodotto o di un altro con una stessa materia attiva, fattore che può influire anche sul risultato finale del trattamento.

È anche importante conoscere la famiglia chimica e il meccanismo di azione, a livello del sistema nervoso come i neonicotinoidi (agonisti del recettore nicotinico dell’acetilcolina) o a livello del sistema nervoso e muscolare come le avermectine (attivatori del canale del cloro).

Nel caso dei nutrienti è anche particolarmente determinante la loro composizione di macro e micro elementi, poiché un eccesso di uno di essi può provocare fitotossicità.

Veicolo

Si intende come veicolo o emulgente il prodotto che stabilizza una emulsione con un prodotto fitosanitario affinché questo si distribuisca in modo corretto all’interno della pianta, favorendo la distribuzione e la persistenza del prodotto fitosanitario.

La sua funzione è quella di equilibrare il pH, la conduttività elettrica e la densità, oltre ad ottenere una miscela completamente omogenea nel tempo, evitando la precipitazione della materia attiva o di qualche altro componente del prodotto fitosanitario.

Una precipitazione può provocare problemi di fitotossicità a causa di un eccesso di concentrazione di prodotto fitosanitario, il collasso dei vasi conduttori a causa della materia precipitata e di conseguenza la mancata traslocazione del prodotto in tutta la pianta.

Periodo di applicazione e condizzioni ambientali

Poiché l’endoterapia vegetale è una tecnica che funziona a partire dal flusso di linfa delle piante, e questo è determinato dalla respirazione e dalla fotosintesi, saranno molto importanti il periodo di applicazione e le condizioni climatiche e ambientali affinché questi due fattori siano pienamente operativi.

Il periodo di applicazione deve coincidere con il periodo di crescita attiva della pianta, periodo in cui il flusso di linfa è massimo. La traspirazione attraverso le foglie crea una pressione negativa nello xilema (inferiore a 1 atm) che consente la salita della “linfa grezza” che trasporta acqua, minerali e altri elementi disciolti, come il prodotto iniettato.

Le condizioni climatiche intervengono nel processo di traspirazione, pertanto è molto importante disporre di luce, temperature calde e umidità relativa ottimali. Questi fattori influiscono sull’apertura degli stomi, i massimi responsabili della traspirazione delle piante. L’energia solare provoca un incremento della temperatura, che accelera la velocità di traspirazione. Un’umidità relativa elevata fa sì che la perdita d’acqua sia più lenta, in quanto l’aria è satura di vapore e la pianta chiude gli stomi. Anche il vento influisce su questo processo, aumentando il gradiente di concentrazione di vapore acqueo tra l’interno della foglia e l’aria circostante, e trascinando il vapore acqueo della superficie fogliare.

Anche la luce e la temperatura sono determinanti per il processo di fotosintesi, in cui la pianta produce il proprio nutrimento. Trasforma la linfa grezza in linfa elaborata a partire da CO2 atmosferica (anidride carbonica), acqua e minerali, con l’aiuto della luce solare. La linfa elaborata contiene fondamentalmente zuccheri, oltre ad acqua, fitoregolatori e minerali disciolti, e viene trasportata attraverso il floema dalle foglie e dai fusti verdi verso le radici, passando attraverso tutta la pianta.

Metodologia di iniezione

Perforazione

Perforación

In primo luogo si perfora all’incirca ogni 30-40 cm lungo il perimetro del tronco.

Collocamento

Colocación

Dopodiché, si colloca l’ ENDOplug nel foro. Si tratta di un catetere che verrà attraversato dall’ago iniettore, consentendo l’entrata ed evitando l’uscita del prodotto.

Regolazione

Ajuste

Con un martello di nylon e un utensile di collocazione speciale si regola l’ENDOplug nel foro realizzato nell’albero.

Iniezione

Inyección

Infine si effettua l’iniezione con il meccanismo di endoterapia prescelto, introducendo l’ago nell’ENDOplug.